Memoria indelebile
Nella Giornata della memoria indetta per celebrare le vittime della barbarie nazista, il Confratello dell’OSMTJ- Gran Balivato della Magna Graecia Napoli – Raffaele Nappo ha ritirato la speciale medaglia commemorativa presso la Prefettura di Napoli, alla presenza del sindaco del capoluogo campano, on. Rosa Russo Iervolino, per ricordare la figura ed il sacrificio del proprio padre, Roberto.
Questi, sottufficiale del Genio Militare, fu catturato in Grecia , trasferito in Albania da reparti dell’esercito tedesco e divenne uno degli I.M.I. (Italiani Militari Internati). Deportato in Germania, fu assegnato agli stabilimenti di Altona, Friburgo e Amburgo. Finì poi in Svezia, dove fu raggiunto dalla notizia della fine del conflitto. Liberato, impiegò circa un anno per rientrare in Italia, percorrendo a piedi l’enorme distanza tra la Svezia e il nostro Paese. Fu insignito di Croce al Merito di Guerra il 21 febbraio 1956.
Una storia – simbolo, come tante altre, tutte drammatiche, che hanno contrappuntato le cronache dell’orrore del Secondo Conflitto Mondiale. Gli IMI non subirono la sorte disumana dei milioni di vittime della crudeltà nazista ma, rimanendo nei campi fino alla liberazione, furono essi stessi i volontari di quella forma atipica di combattimento senz’armi condotta col loro fermo “NO” alle profferte di aggregazione alle milizie dell’Asse.
Le manifestazioni del 27 gennaio, indette per non dimenticare le vittime dello sterminio e della ferocia nazista , celebrano anche la memoria dei tanti giovani militari italiani internati nei campi di lavoro,che seppero scegliere la parte giusta dalla quale schierarsi: la parte della Democrazia, della libertà, della fratellanza tra gli uomini.
Ricordare i militari internati, gli Ebrei, i Rom e i Sinti, gli omosessuali e gli oppositori politici che furono perseguitati e trucidati in Europa solo 70 anni fa, serve a farci riflettere sulla necessità di adoprarsi per una società che persegua ideali di pace, solidarietà e fratellanza tra i popoli e le persone. Un modello di società possibile, se fortemente voluto e perseguito dalla istituzioni di tutti i Paesi del mondo e da tutti gli uomini di “buona volontà”.
scritto da Armando Pannone