Mistero e poesia
Cantautore, interprete, conduttore televisivo. Enrico Ruggeri è un artista completo, premiato da un successo costante nel tempo. Si presenta oggi al pubblico in veste di scrittore, con un romanzo, la sua opera prima, “Che giorno sarà”. E’ lo stesso autore a spiegare i motivi che lo hanno indotto all’esordio in questo genere letterario.
“E’ il mio primo romanzo – spiega Ruggeri – avevo una storia da raccontare e non mi bastava contenerla dentro un canzone. In fondo si è trattato dell’esorcizzazione di un incubo. Ho voluto raccontare l’esatto contrario di quanto mi è accaduto nella mia vita professionale. E’ la storia di un giovane artista che, a diciotto anni, si è trovato davanti montagne altissime da scalare. L’ho ambientato negli Anni Ottanta, un periodo in cui era facile salire la china della popolarità ed altrettanto facile cadere nel dimenticatoio. Francesco, il protagonista , non riesce infatti a gestire il successo e se ne fa travolgere, fino a ripercorrere la strada all’incontrario, scivolando nella disperazione. Alla fine, però, riesce a mettersi di nuovo in piedi”.
Come definirebbe il suo romanzo? A che genere ascriverlo?
“ E’ una storia di occasioni mancate – continua – perché il protagonista del romanzo non aveva talento o forza d’animo sufficienti per tenersi a galla. Il messaggio che ho inteso lanciare è che bisogna trarre il meglio dalla propria condizione per vincere la gara con se stessi. Ho scritto molti testi su persone che non ce l’hanno fatta ma questa era una storia troppo complessa da racchiudere in una canzone”.
Enrico Ruggeri è stato il conduttore di “Mistero”, la popolare trasmissione televisiva che ha fatto conoscere al grande pubblico un altro aspetto dell’eclettico artista. Nelle puntato di “Mistero”, non a caso titolo di una sua famosissima canzone, si è imbattuto spesso nei Templari e nei suoi … segreti, sepolti dal tempo e dalla storia. Che impressione ne ha ricavato, dall’impatto con una simile realtà tra storia e mito?
“Oggi viviamo in un momento storico in cui onore, rispetto e lealtà sembrano essere valori dimenticati. Guardo con rispetto a quei Cavalieri ed a quel periodo, anche con un pizzico di nostalgia. Viviamo in un’era in cui sarebbe necessario un richiamo ai veri valori dell’esistenza. La politica non sembra capace di esprimerli, insieme agli ideali, così come l’odierna comunicazione. Restano forse soltanto gli scrittori, i poeti e i cantautori a richiamarli”.
Tra i tanti siti che ha visitato ed illustrato ai telespettatori nel corso delle puntate di Mistero, quale luogo l’ha colpita di più?
“Ho visitato tanti luoghi particolari, è vero- conferma- ma è stato il sottosuolo di Napoli, a regalarmi forti emozioni, in particolar modo la scoperta del cimitero delle Fontanelle. In quel luogo il tempo si è come fermato e ho acquistato consapevolezza del fatto che la vita è qualcosa di più profondo e misterioso di quanto possiamo comprendere”.
scritto da Armando Pannone