Portici (NA) – Consacrazione delle Spade nel Giorno di San Giovanni Evangelista, il 27-12-2019
Il rito che si compie due volte l’anno nel giorno di San Giovanni Battista (il 24 giugno) e San Giovanni Evangelista (27 dicembre), è il completamento del percorso di elevazione a Cavaliere dei postulanti dei vari Capitoli di Elevazione nel corso dell’anno, in cui viene assegnata loro anche la Commenda di appartenenza.
Ecco il comunicato del Priore Generale d’Italia Fra Gennaro Luigi Nappo
Ma qual’è il significato della Spada per il Cavaliere Templare?
La Spada è uno dei simboli più ricchi di significato in tutte le tradizioni culturali e rappresenta il potere che esercita la sua forza benefica, usata in purezza e nobiltà di intenti.
Nella sua figurazione emblematica, la spada è l’insegna di virtù e bravura, giustizia, dignità e fede.
La spada, secondo le credenze e le civiltà, simboleggia diversi valori, ma rappresenta anche la spina dorsale dell’essere umano, dalla testa al coccige, che è la punta della lama.
E’ importante capire che i simboli comunicano più delle parole e risvegliano informazioni addormentate ed indipendenti dalla logica.
Nella spada è insito un linguaggio di risveglio, che si attiva in proporzione della motivazione e dell’onestà del ricercatore (guerriero, uomo o donna,
senza spada).
Il significato della spada è simbolico e guida il cammino del guerriero che è in ciascuno di noi: le prove della vita vanno affrontate, fino all’ultima vera battaglia che “RISVEGLIA” la coscienza-conoscenza insita in noi dalla nascita: la spada simboleggia la giusta autostima, l’equilibrio, la centralità.
Nei miti d’Occidente la spada è il simbolo della forza vitale, attributo del dio della guerra Marte e simbolo del fulmine per gli dei del tuono, rappresenta il potere divino e la sovranità dei re, mentre in alcune discipline esoteriche, come nella famiglia templare, la spada viene impugnata dal Guardiano del Fuoco sacro e dai Cavalieri e Dame consacrati.
Come simbolo guerriero, la spada è impugnata da colui che combatte per una Guerra Santa e quando si dice ‘Guerra Santa’ si deve intendere soprattutto una guerra interiore, per conquiste spirituali. Virtualmente la spada presenta due aspetti distinti:
l’azione positiva, operante a salvaguardia della pace e al servizio della giustizia e dei più deboli,
l’aspetto contrario di distruzione, per l’ingiustizia e la sopraffazione. Nel suo duplice aspetto creativo e distruttivo, la spada simboleggia innanzi tutto il Verbo Divino, è la croce per la quale combattere e, per i templari, è l’altare presso cui prostrarsi in preghiera in guerra e in pace.
Nelle religioni occidentali la spada assume sempre un ruolo simbolico in difesa del bene e per amministrare la giustizia: la spada dell’arcangelo Michele si abbatte sui demoni; la si raffigura nelle mani del re Davide, in quelle di Giuditta quando taglia la testa ad Oloferne.
Nell’Apocalisse di Giovanni si parla di una spada che spunta dalla bocca di Cristo, simbolo della forza invincibile e della verità celeste e che, come un fulmine, scende dal cielo. Scelsero la spada come insegna della loro sovranità santo Stefano d’Ungheria e Carlo Magno e fu adottata come simbolo del martirio per san Paolo, Giacomo il Vecchio, Thomas Becket, Santa Caterina e santa Lucia.
La spada non sempre è brandita da mani maschili. In alcuni casi è affidata a mani femminili, come è stato per la pulzella d’Orleans, Giovanna d’Arco, che guidata da Santa Caterina, aveva saputo come trovare la sua. Lei stessa ha raccontato: “La spada si trovava sotto terra, tutta arrugginita, coperta da cinque croci. Dalle voci che sentivo sono venuta a sapere dove si trovava…Feci scrivere ai sacerdoti del luogo e li pregai di affidarmi quella spada. Furono quei religiosi ad inviarmela” (citazione di A.Holl, 1982, Bibl.21 degli atti processuali) .
La spada è stata impugnata da massime autorità civili, da dignitari depositari di tradizioni in Confraternite ed Ordini a carattere iniziatico e rappresenta l’autorità esercitata e riconosciuta anche in epoca moderna, come espressione di legge, inflessibile quanto giusta, capace di ripristinare l’equilibrio.
In una delle dimensioni simboliche religiose, relativa ai due emisferi celesti, secondo l’interpretazione del filosofo Filone, la spada fiammeggiante è impugnata dalla mano dei Cherubini come segnavia cosmico tra il ‘Settimo Cielo’ e il Sole. Subito dopo aver cacciato dall’Eden Adamo ed Eva, Iddio dispose che due cherubini armati di spada fiammeggiante, che fanno eternamente e vorticosamente roteare- stessero a guardia dell’Albero della Conoscenza e della Vita (Genesi 3, 24), rappresentando così il moto dell’Universo nell’eterno divenire, in espansione dello spazio infinito in iperbolica traslazione ciclica circolare. La spada è in relazione col simbolo della fede, posta negli attributi divini di bontà e potenza, attraverso i quali Dio si manifesta nella Grazia e nella
Provvidenza (De Cherubini, 21-27).
Da sempre i simboli hanno un valore importante. Essi sono codici che ci consentono di cambiare ritmo e superare gli ‘integralismi’ ed i limiti della nostra traduzione logica, mettendoci in comunicazione con le zone nascoste della mente e dell’inconscio, che sono le più creative e ricche di informazioni.
Photogallery – Festa del 24 giugno – Consacrazione delle Spade
Photo, Courtesy, by Giovanni Di Cecca / MagnaPicture.com — Archivio Storico dicecca.net – MONITORE NAPOLETANO